Unione civile

Studio Legale Unioni civili

La legge 76/2016 (c.d. Legge Cirinnà) ha introdotto nel nostro ordinamento la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso ed ha disciplinato anche le convivenze di fatto.

Costituzione dell’unione civile

L’unione civile tra persone dello stesso sesso si realizza mediante una dichiarazione formulata di fronte all’ufficiale di stato civile, alla presenza di due testimoni. L’unione civile viene quindi registrata negli atti di unione civile tra persone dello stesso sesso nell’archivio dello stato civile.

Analogamente a quanto avviene per il matrimonio, i contraenti scelgono il regime patrimoniale che seguirà la loro unione (se nulla scelgono automaticamente si avrà la comunione dei beni), possono scegliere di adottare un cognome comune (anteponendolo o posponendolo al proprio), assumono l’obbligo reciproco di assistenza morale e materiale, nonché l’obbligo alla coabitazione, fissando la residenza comune.

Scioglimento dell’unione civile

L’unione civile tra persone dello stesso sesso si scioglie:

1. Per morte o per dichiarazione di morte presunta di una delle parti;
2. Nei casi previsti dall’art. 1 e 2 (lett. a, c, d, e) della L. 898/70 (Legge sul Divorzio);
3. Quando le parti hanno manifestato, anche disgiuntamente, la volontà di scioglimento dell’unione dinnanzi all’ufficiale di stato civile. In questo caso, la domanda di scioglimento dell’unione civile è proposta decorsi tre mesi dalla data di manifestazione della volontà di scioglimento dell’unione.
4. A seguito di sentenza di rettificazione di sesso di una delle parti.

A differenza di quanto accade per il matrimonio, la procedura per lo scioglimento dell’unione civile è più veloce, perché non prevede la previa separazione, e può essere realizzata anche tramite negoziazione assistita, senza necessità di rivolgersi al Tribunale.